La calcolosi urinaria
La calcolosi urinaria è una patologia di frequente
					riscontro,  in Italia si calcola che vi siano circa 160.000 nuove
					diagnosi e che circa il 5-8 % di tutta la popolazione sia
					portatrice di un calcolo delle vie urinarie.
Di seguito sono
					descritti i principali fattori di rischio, la procedura di
					diagnosi e le principali modalità di intervento.
				
Come nasce un calcolo?
Il calcolo si forma dall’aggregazione di cristalli nelle cavità renali , esso può migrare lungo il decorso dell’uretere fino ad arrivare in vescica ed essere eliminato spontaneamente . In molti casi il calcolo può aumentare di volume sino ad estendersi nel rene anche senza particolari dolori o con lievi lombalgie.
Terapie per il trattamento della calcolosi urinaria
In molti centri il trattamento della calcolosi urinaria è un
					trattamento integrato che vede la possibilità di diverse
						opzioni terapeutiche singole o in associazione tra loro.
						La maggior parte dei pazienti affetti da coliche renali hanno la
						possibilità di eliminare spontaneamente il calcolo
						grazie alla terapia espulsiva che prevede l’ausilio di
						farmaci.
				Quando i farmaci da soli non sono sufficienti, vengono impiegati altri
				tipi di terapia.
La litotrissia extracorporea
La litotrissia extracorporea (ESWL) è una tecnica
					che prevede la frantumazione del calcolo con onde d’urto
						extracorporee mirate. Il puntamento del calcolo può
						essere effettuato per via radiologica o ecografica e consente un di
						agire specificatamente sulla zona interessata dal calcolo.
						
La procedura  non richiede anestesia, viene eseguita in day
							surgery ed il paziente può essere ritrattato anche per
							due volte in caso di permanenza di frammenti.
La litotrissia endoscopica
La procedura endoscopica viene eseguita in anestesia generale.
					Essa prevede l’introduzione di strumenti sottili che,
					attraverso la via urinaria, risalgono sino alla sede del calcolo. In
					tale procedura gli strumenti possono essere rigidi o flessibili
					e possono essere utilizzate fonti di energia diverse per frantumare i
					calcoli ( balistiche , ultrasoniche, elettroidrauliche e laser).
					Questa procedura è considerata mininvasiva. In passato
					veniva utilizzata nelle calcolosi dell’uretere lombare e iliaco
					ed è oggi applicata, grazie ai sistemi flessibili e al laser,
					anche alla cavità renale.
Litotrissia endoscopica di un calcolo ureterale
Chirurgia Intrarenale Endoscopica
La RIRS (Retrograde Intra-Renal Surgery) è una procedura endoscopica che prevedere terapie mirate sia per la calcolosi renale che per alcuni tumori superficiali dell’alta via urinaria.
È una procedura che utilizza materiali e strumenti flessibili che attraversando l’intera via urinaria giungono all’interno delle cavità renali. Oggi tale procedura si avvantaggia di strumenti endoscopici migliorati dalla tecnologia digitale che offrono una visione endoscopica magnificata. Attraverso i canali operativi di tali strumenti si introducono fibre laser per la frammentazione e polverizzazione dei calcoli o per la biopsia ed asportazione di tumori di piccole dimensioni. Per ciò che concerne la calcolosi renale è possibile trattare calcoli di oltre 1,5 cm di diametro (fino ad un massimo 3 cm) una volta curati con la chirurgia convenzionale.
La procedura RIRS in casi attentamente selezionati può essere eseguita simultaneamente ad un altra tecnica percutanea: la ECIRS (Endoscopic Combined Intra-Renal Surgery) prevede infatti il sincrono approccio al rene per via percutanea direttamente al rene dalla regione lombare. La sede, il volume e la densità dei calcoli deve essere ben valutata con la diagnostica per immagine TC per progettare la procedura che in alcuni casi complessi può essere ripetuta per ottenere la bonifica completa della calcolosi urinaria.
Tali procedure endoscopiche sono oggi eseguite in regime di week surgery; pur essendo mininvasive (a confronto della pregressa chirurgia convenzionale renale) necessitano di operatori esperti che sappiano utilizzare le moderne strumentazioni. Dopo ogni procedura viene lasciata una esile protesi urinaria interna, che verrà rimossa successivamente entro 20-30 giorni, per permettere il miglior drenaggio dell’alta via urinaria. Le procedure RIRS e la ECIRS prevedono una profilassi antibiotica ad urine sterili o un vero trattamento antibiotico nei casi con urocoltura positiva. Nonostante tutto è necessario che, dopo la bonifica endoscopica della malattia calcolotica urinaria, il paziente venga studiato dal punto di vista metabolico, al fine di evitare la recidiva della calcolosi urinaria.


